MONTE ZUCCONE CAMPELLI (2161 m)
Dai Piani di Artavaggio (9ott2011)- Dai Piani di Bobbio (21sett2014)

PERCORSO : Quindicina di Pizzino (1300 m.) > Rif. Gherardi (1650 m.) > Bocchetta di Regadur (1853 m.) < Sentiero 101 -Passo di Sodadura (1887 m.) > Rif. Cazzaniga (1889 m.) > Cima Zuccone Campelli (2161 m.) > Sentiero 101 > Cima di Piazzo (2057 m.) > Rif. Cazzaniga (1889 m.) > Bocchetta di Regadur > Rif. Gherardi > Quindicina

DIFFICOLTA’: EE (Escursionisti Esperti) nel tratto in parte attrezzato con catene dall’anticima alla cima dello Zuccone Campelli, per il resto E

TEMPI: 3 ore di salita allo Zuccone Campelli , un’ora il passaggio a Cima di Piazzo, oltre due di discesa , per complessive 6/7 ore

APPOGGI: Rif. Gherardi, Cazzaniga e Nicola

Splendida giornata d’ottobre quella del 9 ottobre 2011, con ottima visibilità, ma ventosa e fredda!
Il vento ci accompagna su tutto il percorso, risparmiandoci soltanto nei pochi tratti sottovento.
Siamo in 5: Cinzia, Pierangelo, Rossella, Massimo e Piero.
Saliamo tutti per la prima volta lo Zuccone Campelli.
Lasciata l’auto a Quindicina di Piazzino, imboccato il sentiero 120, saliamo in circa 40’ al Rif. Gherardi, dove sostiamo brevemente per poi proseguire e raggiungere la Bocchetta di Reagdur (1853 m.) dove prendiamo il sentiero 101 in direzione Rif. Cazzaniga.
Il vento forte e gelido ci accompagna per tutto il percorso !
Superato il Passo di Sodadura (1887 m.) proseguiamo sul sentiero fin oltre il Rif. Cazzaniga salendo ora in decisa salita in direzione dello Zuzzone Campelli, fino al bivio da dove parte sulla sinistra il sentiero per la vetta dello Zuccone Campelli.
Il sentiero alterna tratti ripidi a tratti morbidi e ci porta in cresta sull’anticima, mentre il panorama si fa sempre più ampio e l’ottima visibilità ci permette di godere di splendidi paesaggi.
Oltre l'anticima, dobbiamo superare il passaggio impegnativo attrezzato con catene della discesa in un canalone , la cui successiva ripida risalita su roccette ci porta in breve alla vetta dello Zuccone Campelli (2161 m.) con la bella croce di vetta.
Sostiamo, nonostante il vento gelido , un momento per goderci e fotografare lo stupendo panorama a 360° verso le Grigne, le Alpi Orobie e fin verso le Alpi Retiche.
Scendiamo quindi dalla cima all’anticima, dove, rifugiati in un pianoro riparato dal vento, consumiamo il pranzetto al sacco e ci godiamo al sole un po’ di relax.
Scendiamo quindi dalla vetta al sentiero 101 , da dove risaliamo a vista per ripidi, scoscesi pratoni sulla vetta della Cima di Piazzo (2057 m.) con la bella Madonnina.
Scendiamo quindi su comodo sentiero, al Rif. Cazzaniga, dove sostiamo per un breve momento di ristoro.
Ripreso il sentiero 101 rientriamo a Quindicina di Pizzino, ripercorrendo a ritroso il percorso di salita e l’amico Pierangelo riesce anche a salire in vetta al Sodadura (2010 m.).